Aeromanzia : La divinazione dell’Aria

L’aeromanzia è una delle forme di divinazione più antiche e consiste nel tentativo di interpretare il futuro a partire dal tempo o dalle condizioni atmosferiche.
Fin dai tempi delle civiltà mesopotamiche (Babilonesi su tutti), i segni del cielo erano interpretati come rabbia o favore da parte degli Dei.
Era anche praticata dagli Etruschi e ne troviamo traccia anche nella tradizione Indù.
Nella tradizione wiccan le sacerdotesse di Avalon erano solite usare l’aeromanzia per interrogare la Grande Dea.
Il culto di Adad (il dio Babilonese della pioggia, dei lampi o dalla profezia) era tra quelli che riscuoteva il maggiore interesse presso la civiltà accadica.
Egli poteva mandare la tempesta distruttrice quando era in collera con gli uomini, oppure pioggia fertile per premiarli della loro fedeltà.
Anche nella cultura etrusca, come abbiamo detto, la divinazione deteneva un ruolo fondamentale.
Alla base di tutto infatti vie era il concetto di predestinazione, secondo il quale la vita di ogni essere vivente (quindi non solo uomini, ma anche piante ed animali), sarebbe già stata scritta dagli Dei fin dalla nascita.
L’arte divinatoria permetteva all’uomo etrusco di prevedere (nel senso appunto di vedere prima), attraverso lo studio di segni specifici, la volontà divina e di conseguenza il proprio destino.
La divinazione etrusca si divide in due branche principali: l’aruspicina ovvero il tentativo di comprendere la volontà divina attraverso lo studio delle viscere animali e l’ aeromanzia, ovvero l’interpretazione del cielo e più precisamente dei fulmini.
L’arte divinatoria si basava sul ‘templum’, ossia uno spazio sacro in cui veniva divisa la volta celeste.
Il cielo veniva diviso in un reticolato di 16 settori, in ognuno dei quali dimorava una divinità diversa: a nord-est si trovavano le divinità più favorevoli (fra cui Tinia e Uni), mentre a nord-ovest si trovavano le più negative, per lo più legate alla morte e all’oltretomba.
I quadranti a sud erano dedicati invece alle divinità terrestri e legate alla natura.
Quindi a seconda del settore in cui apparivano fulmini, meteore, eclissi o altri eventi, i sacerdoti (chiamati fulguratores ), riuscivano ad interpretare e capire la divinità da cui proveniva il segno, potendo determinare in questo modo se era di buon auspicio oppure no.
L’ aeromanzia ha varie forme:

  • Caomanzia: visione dell’aria;
  • Ceraunoscopia: visione dei fulmini;
  • Metereomanzia: visione delle meteore;
  • Austromanzia: visione del vento.
Vediamo, ora brevemente come praticarla:
Dovete trovare un luogo adatto il quale deve essere uno spazio ampio all’aperto silenzioso e ventilato.
Riempite una catino di rame o argento di acqua e ponetelo a terra.
Pronunciate ad alta voce la domanda che volete fare al vento.
Osservate l’acqua nel recipiente, essa assumerà varie ‘forme’ che dovrete interpretare.
Seguite le tracce di lettura seguenti, ma ricordatevi che l’arte divinatoria è fatta molto si sensazioni e quindi fidatevi anche di quello che provate seguendo il Vostro istinto.

  • Acqua piatta: richieste non soddisfatte
  • Acqua poco mossa: buon auspicio
  • Cerchi: ottimi guadagni
  • Triangoli: vantaggi in arrivo
  • Lievi onde: intrighi e rivalità
  • Onde: molta positività
  • Onde Incrociate: disgrazie, perdite emotive o finanziarie
  • Schiuma: sul bordo indica malattia
  • Acqua traboccante: segno nefasto

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