Rituale del germoglio

Una delle particolarità più affascinanti della religione Wicca è che ogni cosa è simbolo, ogni gesto è sacro, ogni manifestazione naturale è specchio del divino che si muove nella materia.
Un’apparente piccola cosa come un germoglio rappresenta uno degli archetipi più potenti della primavera, che in primavera si fa non solo visibile, ma anche urgente, vibrante, pieno di desiderio di crescere. È l’attimo in cui la promessa della terra si manifesta, il punto di tensione tra l’ombra e la luce, tra l’invisibile e il manifesto… il momento esatto in cui qualcosa decide di diventare.
Nella spiritualità Wicca, in cui l’equilibrio tra i poli è sacro, il germoglio rappresenta un passaggio: non più seme, non ancora pianta, ma un atto di fede nella vita.
Ve ne riassumo brevemente il simbolismo magico nei punti che seguono.

  • Nascita e rinascita: il germoglio è la risposta del seme alla luce, è la resurrezione dopo la discesa nel buio della terra. Simboleggia la rinascita personale dopo un periodo di introspezione (come i mesi invernali). È la nuova versione di noi che vuole emergere. ( Notate la vicinanza con le simbologie tipicamente pasquali del Cristianesimo)
  • Potenzialità e fiducia: Un germoglio non è solo ciò che è, ma tutto ciò che potrebbe essere. Contiene tutta la pianta in potenza, ma anche la speranza che crescerà. È un simbolo di fiducia nel futuro, nella ciclicità della vita.
  • Fragilità e sacralità del presente: è una delle ‘immagini’ più delicate della Natura, eppure contiene una forza primordiale. In Wicca si onora questa forza nascosta, invisibile ma tenace: il germoglio è un messaggero del Dio e della Dea, un ponte tra il mondo degli spiriti e quello degli uomini.

Piantare un seme e vederlo germogliare è un atto magico di cooperazione con la Madre Terra. È un rituale spontaneo, semplice eppure potentissimo, che risveglia l’antico legame con il sacro femminile e con il ciclo agricolo.
Come vi accennavo, nell’introduzione, ogni dono della natura ha la sua energia ben definita, seppur a volte può sembrare un energia sottile e percepibile solo a chi di noi è più sensibile e attento.
In particolare quella del germoglio è un energia:

  • Verde e radiante, connessa al chakra del cuore
  • Delicata ma attiva, perfetta per iniziare nuovi progetti
  • Fertile ma selettiva, ci ricorda che non tutto germoglia allo stesso tempo
  • Aperta al cambiamento, pronta ad adattarsi per sopravvivere

Viene da sé che possiamo utilizzare queste meravigliose energie per l’esercizio della nostra antica arte e in particolare a ogni lavoro ‘magico’ finalizzato agli scopi che vi riporto, brevemente, in elenco.

  • Crescita personale
  • Guarigione emotiva
  • Attrarre a sé nuove possibilità
  • Nascita di nuove relazioni
  • Focalizzazione degli avvenimenti futuri

Allora lasciamoci guidare dalla voce della terra e dal respiro della Dea. Con quanto abbiamo seminato finora come base simbolica, proseguo descrivendovi un suggestivo rituale, pensato per la primavera, stagione dei germogli e delle promesse.

“Come il seme si apre alla luce, così io mi apro alla vita che vuole nascere in me.”

Potete fare questo rituale in qualunque giorno di Primavera ma le energie maggiori le ottenete durante i periodi di luna crescente.
I rituali che hanno un iterazione così potente con Madre Natura andrebbero fatti, se possibile, all’aperto a diretto contatto con la terra ma, se proprio non ne avete la possibilità, prevedete di imbastire il vostro altare nei pressi di una finestra.
Se volete cimentarvi con questa affascinante pratica recuperatevi il seguente materiale.

  • Un piccolo vasetto (meglio se di terracotta). Rappresenta il grembo della Dea, contenitore del divenire
  • Del terriccio
  • Dei semi (lavanda, salvia, girasole, basilico…). Rappresentano i vostri intenti pronti a germogliare.
  • Una candela verde o rosa
  • Un piccolo cristallo (consiglio un quarzo rosa o un pietra avventurina). Rappresenta l’energia del vostro cuore (non inteso come organo ma come convinzione e determinazione nel riuscire a realizzare quello che avete prospettato per voi).
  • Una coppa d’acqua. Rappresenta l’elemento ‘emozionale’ (le vostre energie), nutrimento dell’intento.
  • Un ripiano che possa farvi da piccolo supporto / altare. Se riuscite a fare questa pratica all’aperto (consigliato) potete utilizzare qualcosa di naturale come una pietra o un tronco d’albero.
  • Un accendino

Preparate con cura e attenzione il vostro spazio di lavoro, pulendolo sia fisicamente che spiritualmente.
Posizionate la vostra candela al centro del vostro altare e disponete gli altri oggetti nell’ordine che più vi aggrada, attorno alla candela, segnando idealmente un cerchio; partite da Est e procedete in senso orario.
Respirate profondamente, cercando di connettervi con Madre Natura e poi accendete la candela dicendo queste parole (o simili)

“Nel nome del potere che cresce, nel nome della Vita che ritorna, io chiamo la luce a benedire questo spazio.”

Ora fate il gesto di prendere i vostri semi (gli intenti) tra le mani, chiudete gli occhi e soffiateci sopra delicatamente, come se fosse una parola sussurrata all’universo.
Riponete, momentaneamente, i vostri semi sull’altare e versate il terriccio nel vasetto, mentre dite le seguenti parole ( o simili).

“Al grembo della Terra, affido il mio intento.”

Prendete i vostri semi e piantateli nel vostro vasetto dicendo queste parole (o simili)

“Questi sono i miei desideri. Che crescano, che si cibino, che diventino.”

È il momento, ora, di nutrire i vostri intenti versando su di loro un po’ dell’acqua che avete sull’altare.
Mentre fate questo importante gesto dite queste parole (o simili)

“Con l’acqua vi nutro. Come nutro me stessa, ogni giorno, con amore.”

Ponete il cristallo nel vasetto, le sue vibrazioni accompagneranno i vostri semi a crescere e con loro i vostri intenti.
Dedicatevi un attimo di silenzio, riflettendo ancora una volta su di voi, sulle azioni da intraprendere per realizzare a pieno i vostri desideri, sui vostri stati d’animo.
Concludete questo rituale dicendo queste parole (o simili)

“Che questi germogli crescano forte come il mio spirito,
Che questi intenti trovi radici nel mio cuore,
Che io sia testimone del loro fiorire.
Così sia, così è, così sarà.”

Prendetevi cura delle vostre piantine, osservatele germogliare e crescere.
Quando le innafiate ricordatevi di dire loro una frase utilizzando questo parole (o simili):

“vi vedo, vi nutro, cresco con voi.”

La candela, se non completamente consumata potete riutilizzarla per illuminare ancora la vostra magia.
Un ultima cosa: se le vostre piantine non dovessero fiorire non temete, anche questo è un profondo insegnamento… i vostri intenti hanno bisogno di altri tempi per concretizzarsi.

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