La magia del croco

La primavera piano piano sta facendo capolino e uno dei primi fiori che possiamo ammirare nei nostri boschi è l’umile croco.
È il fiore che annuncia la primavera, in quanto la fioritura avviene già dal mese di febbraio, ed è conosciuto anche col nome di zafferano selvatico. Simboleggia l’amore appassionato e giovinezza spensierata.
I crochi ricordano la natura effimera della primavera poiché si alzano da terra, a volte indipendentemente dal tempo, eppure vengono facilmente abbattuti dal gelo, dalla pioggia o dal caldo. Sono una fonte di speranza, ma che deve essere catturata rapidamente o ricordata.
Il croco primaverile, comune nei nostri boschi, è il ‘Crocus vernus’ imparentato con il croco dello zafferano (Crocus sativa) che fiorisce in autunno; attenzione a non confonderli!!! ‘Il Crocus vernus’ È altamente tossico; ricordo ancora che una coppia di anziani qualche anno fa, proprio dalle mie parti, sono stati fortemente intossicati.
La mitologia legata al croco è particolarmente romantica: il nome Crocus deriva dal greco Krokos, un giovane bellissimo che si innamorò di Smilace, la ninfa favorita del Dio Hermes. Il Dio per vendicarsi trasformò il giovane in un bellissimo fiore.
Un altra versione dice che i due si innamorarono a prima vista e che l’amore ardente che li univa avesse provocato non poche ire nell’Olimpo. Tanto fecero che il giovane, distrutto dal dolore, si suicidò. Nel constatare la disperazione della giovane ninfa, però, gli Dei si impietosirono e decisero di ridonar vita ai due sotto mentite spoglie: lei venne trasformata nella pianta della salsapariglia (Smilax aspera), le furono donate foglie a forma di cuore e divenne il simbolo del loro amore tenace ma esasperato; lui, invece, venne trasformato in un fiore viola, brillante; un fiore che rappresenta la superbia, la sfrontatezza di chi ha osato innamorarsi di una divinità, ma dal cuore caldo, ardente, color del sole a ricordo della passione che lo mosse: lo zafferano appunto.
I romani erano soliti adagiarlo sulle tombe come augurio di felice viaggio verso l’aldilà. Nell’antica Grecia si usavano i fiori di crocus per farne corone oppure si spargevano nei teatri e sui letti nuziali; ; nei riti eleusini, riti religiosi misterici che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra, nell’antica città greca di Eleusi, i sacerdoti Krokonidai si occupavano di avvolgerli con delle bende sacre o di ricavarne preziose pozioni magiche. Secondo i maggiori storici le popolazioni antiche conoscevano solo il Crocus sativus, la specie dal quale si ricava lo zafferano, e le testimonianze dell’epoca lo riportano, infatti, come uno dei maggiori ingredienti utilizzati per i filtri d’amore.
Secondo Plinio portare il croco al collo preveniva l’ubriachezza. È interessante notare che i genitori svizzeri mettono lo zafferano attorno al collo dei loro figli come incantesimo protettivo.
Nel linguaggio vittoriano dei fiori, i crochi rappresentavano l’allegria e la gioia giovanile.
Questo fiore è associato ai pianeti Venere e Mercurio e all’elemento Acqua.
Dicevo che le menzioni storiche del croco come amuleto protettivo si riferiscono tipicamente al croco allo zafferano, non ai crochi primaverili, ma i crochi che fioriscono in primavera sono molto usati negli incantesimi d’amore, compreso l’amore platonico o l’amore per se stessi. Essendo un fiore che sboccia all’inizio della primavera, trova la sua è molto sono utili anche per gli incantesimi dedicati ai nuovi inizi.
Questi fiori sono decorazioni comuni sugli altari di Imbolc e Ostara. Tuttavia, fate attenzione se portate i crochi primaverili in casa: tutte le varietà di croco diverse dal C. sativus sono tossiche.
I crochi che fioriscono in primavera possono causare diarrea, vomito e disturbi digestivi, mentre i crochi che fioriscono in autunno possono causare danni al fegato e ai reni.
Potete includere i crochi in sacchettini decorativi per favorire l’amore, nel modo che vi descrivo
Aggiungete i fiori essiccati in un sacchetto rosa o rosso insieme a petali di rosa, fiori di lavanda e un piccolo pezzo di ‘bastoncino’ di cannella. Opzionalmente, aggiungete un pezzetto di quarzo rosa per ricevere vibrazioni positive. Portatelo con voi, e l’amore cercato e voluto vi sorriderà.
Un altro ‘simpatico’ rituale prevede di piantare un bulbo di croco, assieme ad un foglietto di coarta con il vostro nome e quello del vostro partner. Dichiarate che mano a mano che la pianta cresce il vostro amore crescerà con esso.
Quando il fiore sarà al sua apice coglietelo e conservatene i petali per i vostri incantesimi dedicati all’amore.

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