Il gufo

Il significato simbolico del gufo è molto importante per la cultura occulta ed esoterica.
Il gufo rappresenta il desiderio di saggezza per vedere attraverso l’oscurità, così come lo sforzo dell’anima per la concentrazione spirituale; simboleggia la conoscenza interiore e lo smascheramento della menzogna in favore della verità.
Nell’antica Grecia il gufo era associato ad Atena / Minerva la dea della notte e della saggezza.
Il culto di Atena ed il simbolo del gufo sono importanti, anche oggi, per molte società segrete (anche per molti gruppi massonici).
Non è forse l’occultismo la conoscenza di ciò che è nascosto (occultus)? Chi possiede il ‘potere’ del gufo può accedere alla conoscenza celata.
Narra il mito che un gufo aiutò Atena a vedere verità ad essa celata e a divenire la divinità tutelare della città di Atene (Athênai).
Entrambi i nomi (la città e la dea) hanno le loro origini etimologiche nel dio del sole egiziano Aton.
Secondo il mito greco, Atena divenne la patrona di Atene dopo una competizione con Poseidone.
Atena gareggiò con Poseidone per diventare la divinità protettrice di Atene, che era ancora senza nome.
Concordarono che ciascuno avrebbe dato agli Ateniesi un dono e che essi dovevano sceglierne il preferito.
Poseidone colpì il terra con il suo tridente e una sorgente di acqua salata spuntò; questo diede loro un mezzo per esercitare il loro commercio e l’acqua.
Atene divenne una potenza marittima sconfiggendo la flotta persiana nella battaglia di Salamina, ma l’acqua era salata e non molto buono da bere.
Atena, invece, offrì loro il primo olivo.
Gli Ateniesi (o il loro re, Cecrope) scelsero l’olivo e con esso il patrocinio di Atena, poiché l’olivo portava legno, olio e cibo. Atena, per i greci, era anche la guardiana dell’acropoli ed era spesso rappresentata come una civetta.
Il gufo non è, storicamente, solo associato al culto di Atena: era un uccello portatore di profezia e saggezza in molte culture antiche.

  • Gli antichi gallesi associavano i gufi alla fertilità. Se una donna incinta sentiva un gufo cantare, si credeva che avrebbe avuto un travaglio facile.
  • Gli antichi cristiani vedevano i gufi come un segno del male e li collegavano a Lilith, la prima moglie disobbediente di Adamo.
  • Gli antichi romani pensavano che la piuma di un gufo aiutasse a scoprire i segreti di una persona che dormiva.
  • In alcune nazioni dell’Africa occidentale si credeva che le streghe potevano esercitare una magia più potente usando certi pezzi di un gufo nei loro incantesimi
  • I celti credevano che il gufo abbia la capacità di vedere nell’anima umana e che le ali dei gufi potessero portare guarigione e conforto.
  • Secondo alcune culture native americane, ogni persona ha una designazione animale, che è determinata dal periodo dell’anno in cui sei nato. In questa tradizione, il gufo è l’animale simbolo delle persone nate tra il 23 novembre e il 21 dicembre.
  • Le popolazioni dell’Oregon, lungo il fiume Columbia, come i Wakiutl credevano che i gufi fossero manifestazioni dell’anima delle persone, e i Tlingit associavano il gufo alla guerra e, secondo quanto riferito, credevano che i guerrieri che sentivano un gufo ricevessero la certezza di un imminente successo in guerra. Secondo gli Yakima, il gufo era il marito di Tah-Tah kle-ah (Mostro donna-gufo), una donna molto grande e orribile che viveva con una delle sue sorelle in una grotta e dedita al cannibalismo.
    Molte incisioni rupestri raffiguranti gufi sono stati ritrovati lungo il fiume Columbia (famoso il gufo di Spedis) i quali probabilmente segnavano il territorio ed indicavano proprietà di specifici siti di pesca.

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