La collana chiama angeli

È una collana molto particolare che negli ultimi anni è diventata un oggetto di ‘moda’ da regalare alle donne in dolce attesa.
È costituita generalmente da una lunga catena (o cordino), che deve arrivare all’altezza dell’ombelico, e da un piccolo ciondolo a sfera (sfera dell’armonia) con all’interno un campanellino.
Le sfere dell’armonia risalgono, in origine, alle tradizioni che si perdono nella storia di Messico e Indonesia; le donne di Bali indossavano questo gioiello per proteggere il loro bambino non ancora nato dagli spiriti oscuri .
In Europa le prime sfere di questo tipo ,di cui si ha notizia certa, risalgono al medioevo, costruite originariamente dai sacerdoti ‘Druidi’ celtici.
I Celti definivano queste particolari sfere come Angel Callers, Fairy Balls o Druid Balls.
Avevano un diametro compreso tra i 5 e gli 8 centimetri, erano realizzati in argento e portati con sé in una custodia montata sopra una cintura di corda.
Erano usate per alleviare lo stress e per rilassarsi prima delle guerre e in battaglia.
Ai soldati che morivano in battaglia venivano prelevate e portate alle rispettive famiglie.
I druidi, nelle loro cerimonie sacre, le usavano per comunicare con la natura.
I manufatti si sono persi nella storia, ma nel 20 ° secolo, in un negozio di antiquariato, è stata scoperta una palla dell’armonia autentica e in seguito un gioielliere decise di ricrearla in piccole quantità utilizzando l’argento.
Gli inglesi chiamano questo particolare gioiello ‘Angel Caller’; si crede che abbia il potere di chiamare gli Angeli Custodi e che protegga per tutta la vita chi lo indossa.
Le sfere dell’armonia sono disponibili in diversi colori a cui vengono associati poteri e significati diversi.

  • Azzurro Acqua: serenità, pace, calma e tranquillità.
  • Nero: gioia, forza, saggezza e gratitudine
  • Blu: coraggio, forza, potenza e nutrimento
  • Oro: abbondanza, saggezza, gioia e gratitudine
  • Rosa: amore, pace, relax e connessione
  • Viola: positività chiaroveggenza
  • Rosso: equilibrio, forza e vitalità

Come collana è spesso indossata dalle donne in gravidanza per ‘rilassare’ il bambino nel grembo materno.
La collana extra lunga consente al ciondolo di rimanere vicino al pancione della madre incinta in modo che il suono delicato sia abbastanza udibile da essere ascoltato dalla madre e dal suo bambino non ancora nato attraverso l’utero senza disturbare gli altri intorno.
‘L’angelo chiamante’ può essere indossato per tutta la gravidanza ma è soprattutto dalla sedicesima settimana di gravidanza che questo particolare gioiello risulta essere particolarmente interessante ed utile, poiché si ritiene che i bambini possano sentire i suoni già da 16 a 20 settimane dall’esterno dell’utero.
Permette, inoltre, al bambino di distinguere la differenza tra il giorno e la notte.
Il suono delicato della pallina calma il bambino, lo aiuta ad addormentarsi o a calmarsi e quindi si consiglia l’inserimento di una pallina ‘chiama angeli’ in un orsacchiotto o in una coperta che il bambino potrà tenere vicino fino al suo risveglio.
Porterà pacificazione e, come indica il nome, sarà in grado di chiamare gli angeli per essere calmi, rilassati e, soprattutto, protetti.
La collana Chiama Angeli può essere regalata alla donna in dolce attesa dal proprio partner, dalla sorella o da una cara amica. Generalmente non viene acquistato da lei stessa ma lo riceve solo in dono da qualcun altro.
Il chiama angeli puoi utilizzarlo anche dopo la gravidanza: indossato dalla mamma con la catenina “accorciata” diviene così una collana da allattamento utile per intrattenere il bambino mentre viene allattato.
Lo si può utilizzare come sonaglio per far addormentare il neonato: il suo dolce suono ricorderà al piccolo il periodo della gravidanza, quando si trovava nella pancia della sua mamma.

Seguimi!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit exceeded. Please complete the captcha once again.

Magia bianca

Articolo precedente

Incantesimo per vincere alla lotteria.