La calendula

La calendula è una fantastica erba ‘magica’ in tutti i sensi, un vero e proprio regalo di madre natura
Il suo nome deriva dal latino calendae, letteralmente “primo giorno del mese”, a indicare che fiorisce il primo giorno di ogni mese per tutto l’anno ma altre ipotesi indicano che si chiami così da “calendario”, poiché segna il ritmo del giorno aprendosi al mattino e chiudendosi al tramonto; la tradizione contadina vuole che, se al mattino i fiori rimangono chiusi probabilmente pioverà. Per questo motivo, nei testi medievali la calendula era indicata col nome di Solis sponsa, ossia “sposa del sole”.
La calendula è nota anche col nome popolare di “oro di Maria”, forse per la proprietà del suo infuso di alleviare i dolori periodici femminili, evidenziandone così il legame con il femminile, con la Grande Madre; d’altro canto il suo seme uncinato ricorda una falce di luna.
L’aspetto della calendula è molto caratteristico; il suo fusto ramificato (di media fino a 50 cm di lunghezza) è ricoperto da peluria, le foglie sono spesse, lanceolate con margine intero o leggermente dentato ed i fiori sono dei capolini con colore variabile dal giallo all’arancione e compaiono in primavera estate.
È una pianta rustica che si adatta a diversi ambienti e terreni; può essere coltivata anche in collina fino a 600 m di altitudine, in zone con una buona esposizione.
Si rinviene allo stato selvatico nell’Italia meridionale e la pianta strofinata emana un gradevole aroma.
La calendula contiene alti livelli di azoto, acido fosforico, vitamina A, flavonoidi e triterpeni e queste sostanze la rendono un ottimo antinfiammatorio, antibatterico e un prezioso antiemetico.
Per uso interno, lo troviamo generalmente come tintura madre o macerato glicerinato; viene impiegata nelle disfunzioni dell’apparato genitale femminile, poiché aumenta le mestruazioni scarse e diminuisce quelle abbondanti.
Ha azione antispasmodica sui dolori mestruali e addominali.
La proprietà antinfiammatoria agisce sulle irritazioni delle mucose, data la presenza delle mucillagini, ed è quindi indicata in caso di colite, gastrite, ulcere e qualunque patologia a carico dei tessuti interni.
Per uso esterno le sue attività antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti e dermopatiche la rendono il rimedio elettivo per scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni della pelle, delle ulcere della bocca e per infiammazioni gengivali.
È importante dire che per l’assunzione e l’utilizzo della calendula non sono conosciute controindicazioni o effetti collaterali; anche il rischio di allergia alla pianta è molto basso, data la totale assenza di elenalina.
Per farvi un infuso utilissimo per infiammazioni del sistema gastro-intestinale, spasmi addominali o dolori mestruali utilizzate questo semplice procedimento.
Procuratevi un cucchiaio raso di calendula e mettetelo in una tazza d’acqua bollente per una decina di minuti.
Filtrate l’infuso e bevetelo otterrete un immediato sollievo.
Potete realizzare da voi anche la tintura madre di calendula (oleolito) che risulta molto utile per la sua azione cicatrizzante e antinfiammatoria: favorisce la rigenerazione della pelle ed è un ottimo lenitivo e calmante ( è ottimo anche anche per le dermatiti da pannolino).
La tintura madre di calendula è anche un integratore naturale di vitamina A se ne viene assunto 30 -40 gocce due o tre volte al giorno.
Per produrre la tintura di calendula procedete nel modo che vi indico.
Recuperatevi 100gr di fiori di calendula secchi e mezzo litro di olio di mandorle dolci.
Prendete un barattolo di vetro dotato di coperchio ermetico (come quelli per conservare le marmellate, per esempio) e metteteci i fiori; versate l’olio sopra i fiori e chiudete il tutto per bene.
Ricordatevi di scuotere una volta al giorno il barattolo in modo da far macerare per bene i fiori nell’olio.
Dopo trenta giorni filtrate il tutto con una garza sterile o con un colino dai fori molto piccoli.
Conservate il prodotto così ottenuto in una bottiglia dal vetro scuro (il prodotto deve ‘prendere’ meno luce possibile per non modificare le sue proprietà organolettiche) ben chiusa in un luogo fresco e buio.

Uso magico.

La calendula ha anche un importante utilizzo in ambito magico / esoterico.
Essa rappresenta l’elemento fuoco, è legata astrologicamente al sole ed è associata ad Apollo.
La troviamo spesso utilizzata negli incantesimi per favorire la felicità e le abilità psichiche ma è anche un valido elemento di protezione ottimo per la consacrazione degli strumenti.
In molte tradizioni trova posto come elemento fondamentale nelle opere per favorire prosperità / denaro e giustizia (in ambito legale).
Nelle credenze popolari la calendula ha un forte legame con la premonizione; si dice che tenerne i fiori di sotto il cuscino o sul comodino aiuti a trovare gli oggetti smarriti.
In Messico i fiori di calendula vengono lasciati sulle tombe per onorare gli antenati mentre in molte tradizioni magiche esoteriche si usa intrecciarne ghirlande (spesso con alcuni rami d’alloro) da appendere all’ingresso delle abitazioni (o dello spazio di lavoro) per evitare alle forze spirituali indesiderate e alle energie negative di entrare.

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