Le Iele

Le Iele, conosciute con nomi diversi: le Sante, le Potenti, le Signore, le Figlie dei Campi, le Belle, le Imperatrici dell’aria, le “Măiestre”, le Pentecoste, le “Șoimane”, sono creature mitologiche della tradizione Rumena.
A differenza dei “vampiri della morte” che appaiono e causano disagi agli umani durante l’inverno, le Iele occupano il paesaggio mitologico romeno durante l’estate, hanno un aspetto antropomorfo, sono vergini vestite di bianco e sono identificate nell’immaginario tradizionale come il loro spirito malvagio a causa del loro carattere vendicativo: loro puniscono i mortali che fanno del male, gli innalzano in vortice, gli mutilano il corpo e le loro menti o addirittura portano loro la morte.
L’origine delle Iele è altrettanto ambigua e lascia spazio a interpretazioni come il loro nome. Lazăr Șăineanu ritiene che le Iele sono anime delle donne incantate che, dopo la morte, non hanno trovato la loro pace. Secondo altre leggende, le Iele sono figlie di Rusalim,l’imperatore che odiava i cristiani perché i loro sudditi si sono convertiti al cristianesimo.
Secondo altre leggende, le Iele sarebbero le figlie risultate dall’amore incestuoso di Cosânzeana, la dea della Luna ed il Sole, maledetti per non incontrarsi mai.
Si dice che le Iele vivano nel cielo, nelle foreste, nelle grotte, nelle scogliere e nelle paludi isolate delle montagne, e si dice che siano state viste fare il bagno nelle sorgenti o agli incroci.
Appaiono per lo più di notte al chiaro di luna danzando in zone appartate come radure, cime di certi alberi (aceri, noci), stagni, rive di fiumi o camini abbandonati, danzando nude, con i seni quasi coperti dai loro capelli arruffati, con campanelli addosso alle loro caviglie e portano candele.
I luoghi dove hanno ballato rimarranno carbonizzati, con l’erba incapace di crescere sul terreno calpestato e con le foglie degli alberi circostanti bruciate. Successivamente, quando l’erba finalmente ricrescerà, avrà un colore rosso o verde scuro. Gli animali non lo mangeranno ma, invece, i funghi cresceranno in cerchio.
I nomi degli Iele non devono essere usati in modo casuale, poiché potrebbero essere la base per pericolosi incantesimi. Si ritiene che ogni strega conosca nove di questi nomi fatati, dai quali crea combinazioni che sono alla base degli incantesimi.
Si dice che gli Iele non siano creature solitarie, ma si raccolgono in gruppi nell’aria, dove possono volare con o senza ali.
Possono viaggiare a velocità incredibili, da soli o con i carri di fuoco.
Le Iele appaiono a volte con corpi, altre volte solo come spiriti immateriali. Sono giovani e belle, immortali voluttuose, la loro musica frenetica e la loro danza provocano delirio negli spettatori. Vengono in gruppi di tre o sette.
Le Iele non sono generalmente considerate malvagie, ricorrendo alla vendetta solo quando vengono provocate, spiate mentre danzano inconsapevoli della vostra presenza, quando le persone calpestano il terreno usato dalla loro danza, o dormono sotto un albero che esse considerano di loro proprietà, o bere alle sorgenti o ai pozzi da loro utilizzati.
In effetti è abbastanza facile farle arrabbiare! Terribili punizioni vengono inflitte a coloro che rifiutano il loro invito a ballare o che li imitano.
Chiunque ascolti casualmente le loro canzoni diventa immediatamente muto. Hanno belle voci che vengono utilizzate per incantare i loro ascoltatori. Invisibili agli umani, ci sono tuttavia alcuni momenti in cui possono essere visti dai mortali, come quando ballano di notte.
Quando ciò accade, rapiscono la vittima, punendo il colpevole, dopo che in precedenza lo avevano fatto addormentare con i suoni e le vertigini della frenetica Hora, che danzano attorno alla loro vittima, che viene rapita, per sparire per sempre senza lasciare traccia. Sono anche in grado di far ballare le persone fino alla morte.
Le vittime delle Iele possono essere salvati solo dagli incantesimi e le danze dei Călușeri; la tradizione dice che per proteggersi da queste forze elementali bisogna portare con se levistico, pelino, valeriana o aglio.

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