Un rituale per il natale.

Vi propongo questo rituale con qualche giorno in anticipo in modo che possiate, se desiderate realizzarlo, recuperarvi il materiale occorrente e preparare il vostro spazio di lavoro per tempo.
È una pratica molto antica e suggestiva (soprattutto se la condividete in compagnia con qualcuno) proveniente dal nord Europa e serve come buon auspicio per l’anno a venire e per favorire la realizzazione dei nostri propositi e desideri.
Troviamo questo rituale descritto in varie forme nella tradizione Asatru (islandese: Ásatrú ) che è una religione (al pari della Wicca, ma con aspetti molto diversi) la quale prevede l’adorazione di antichi spiriti e divinità germanici.
È stata ufficialmente rifondata negli anni ’70 in Islanda , ma le sue radici risalgono a molte migliaia di anni fa; il nome deriva dall’unione di due parole in una lingua chiamata ‘Old Norse’ e letteralmente significa “fede negli Æsir”, gli Dei, appunto, di origine Germanica.
Questa pratica va fatta in occasione dell’inizio del periodo dello Yule (tra il 21 ed il 23 dicembre) cioè nel tempo della della cosiddetta ‘caccia selvaggia’ che storicamente ricorre nel folklore di varie culture nordeuropee.
Le cacce selvagge in genere comportano un inseguimento “delirante dell’anima” guidato da una figura mitologica scortata da un gruppo spettrale o soprannaturale di cacciatori che passano all’inseguimento selvaggio.
Il leader della caccia è spesso una figura associata a Odino nelle leggende germaniche, ma può essere variamente una figura storica o leggendaria come Teodorico il Grande , il re danese Valdemar Atterdag , il gallese psychopomp Gwyn ap Nudd , figure bibliche come Erode , Caino , Gabriele o il Diavolo , o un’anima o uno spirito perduto non identificato, maschio o femmina. I cacciatori sono generalmente le anime dei cani morti o spettrali, a volte fate , valchirie o elfi .
Per realizzare questa opera recuperatevi questo materiale:

  • 12 candele bianche o candele da tè
  • Una candela rossa
  • Un supporto da adibire ad altare

Curate con cura il vostro spazio di lavoro e anche l’altare, addobbandolo per il periodo natalizio aggiungendo delle palline, dei nastri, del vischio…
Se il vostro luogo delle opere è riservato solo per voi e non vi trovate nella condizione di allestirlo tutte le volte che esercitate (per riservatezza o perché dovete condividere i vostri spazi) il consiglio da stregone è quello di lasciarlo allestito fino al termine del periodo della ricorrenza (il periodo dello Yule va dal 21 Dicembre al primo gennaio) come offerta alle energie di morte e rinascita tipiche dell’inverno.
Procedete, per il rituale, nel modo che segue.
Approfittate delle energie della notte e create un atmosfera rilassante e tranquilla, accendete un incenso che vi intriga e abbassate le luci.
Tracciate un cerchio sul vostro altare con le candele bianche; accendete la candela rossa e con la sua fiamma partendo dalla candela bianca che avete difronte alla vostra visuale, procedendo in senso orario, accendete via via tutte le altre.
Mentre fate questo dite:

“Entro nel buio senza paura all’inizio dell’anno, sapendo che la luce tornerà.”

Posizionate la candela rossa nel centro del cerchio.
Rimanete alcuni istanti solo con la luce delle candele, meditando e pensando cosa volete realizzare nel vostro immediato futuro. È il momento giusto per rivolgere un pensiero o una preghiera alla vostra forza spirituale o divinità di riferimento.
Ora procedendo in senso antiorario spegnete tutte le candele (non soffiateci sopra..utilizzate uno smorza candela o il pollice ed indice inumiditi) tranne quella rossa e dite queste parole (o simili..)

“Lascia che il vecchio sole muoia, portando via ciò che deve andare, le illusioni, le scuse, l’inerzia e apri la porta a un nuovo domani.”

Raccoglietevi ancora un attimo in meditazione e poi prendete nuovamente la candela rossa e riaccendete le candele sempre andando in senso orario dicendo queste parole:

“Il sole rinasce e la luce ritorna nel mondo. I tempi bui sono finiti. “

Lasciate, se potete, (facendo attenzione…) che le candele si spengano da sole.

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