Rituale del filo nero.

Quello che vi propongo questa sera è la discrezione di un antico rituale di magia popolare il cui intento è quello di poter neutralizzare una fattura o un azione magica che pensate vi abbia colpiti.
È un opera di magia strettamente personale e nella sua versione originale (quella che vi propongo in questo articolo) non è pensata per essere utilizzata a servizio di terzi.
Il materiale e le azioni richieste sono realmente poche ma hanno comunque un significato simbolico molto profondo.
Lo potete trovare in molte forme, è piuttosto famoso nelle tradizioni mediterranee ma si trova traccia di un rituale molto simile anche nelle pratiche delle ‘masche’ (streghe) del canavese (in Piemonte).
Iniziate recuperandovi il seguente materiale:

  • Una candela bianca
  • Del filo nero (20 / 30 cm) di lana o di cotone
  • Un accendino
  • Un contenitore ignifugo (un pentolino di rame o un posacenere possono svolgere bene la funzione)
  • Un ripiano che possa farvi da supporto / altare.

Preparate con cura il vostro spazio di lavoro, avendo cura di fare il rito quando siete sicuri di avere un po’ di tempo tutto per voi senza essere disturbati; questo genere di rituali non possono essere interrotti altrimenti bisogna rifarli interamente da capo.
Prima di fare il rituale vero e proprio affidatevi alla vostra divinità o forza spirituale di riferimento e purificate con del semplice incenso o, in alternativa, con alcune gocce di acqua benedetta (o lunare) aspersa con un rametto di rosmarino la candela, il filo e il contenitore ignifugo (le antiche streghe utilizzavano il calderone).
Ora siete pronti per il rituale vero e proprio.
Prendete la candela e tenetela stretta fra le vostre mani.
Respirate profondamente e trasmettete energia positiva e purificatrice alla candela.
Accendete la candela e aspettate che la cera cominci ad ammorbidirsi; colate, poi, alcune gocce della cera sul fondo del vostro contenitore ignifugo e metteteci sopra la candela in modo che possa rimanere in piedi solidamente.
Posizionate la candela con il suo contenitore al centro dell’altare.
Prendete, infine, il filo e avvolgetelo fra l’indice e il medio della vostra mano abile; stingete con forza la mano a pugno.
Ora visualizzate di trasmettere ogni negatività al filo; fate questo passaggio con calma e convinzione.
Quando vi sentite ‘liberi’ prendete il filo e con attenzione avvolgetelo sulla candela che sta ardendo facendo tre nodi.
Mentre compiete questa azione ripetete le parole che vi indico o simili:

“Tre volte il male è annodato
Da me ora è lontano e scacciato
Fuoco che divampi e ustioni,
Allontana da me, per sempre queste maledizioni”

Lasciate bruciare la candela e con essa brucerà anche lo spago eliminando con esso anche tutto quello che vi opprime.
I resti gettateli nel residuo lontani dal luogo dove vivete.
Questo rituale non ha bisogno di particolari lunazioni o orari per essere fatto.
Se dovete ripeterlo aspettate almeno sette giorni.

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