Auguri!!!…e il 25 dicembre festeggiate.

Credo che ormai lo insegnino anche al catechismo che Cristo non sia nato il 25 dicembre (questa cosa sembra sempre in qualche modo scandalosa dirla, tanto è vero che ci scrivono una marea di trattati) ma molto probabilmente nel periodo primaverile.
Credo con ancor più fermezza, però, che qualsiasi sia la vostra fede il 25 dicembre vada festeggiato.
Ricordo a tutti che dietro a questa ricorrenza non vi era, almeno all’inizio, il volere cristiano di sostituire una festa cosiddetta pagana (quella del ‘Sol Invictus’ ) ma una necessità di sopravvivenza in quanto prima di Costantino (306 d.C. quando salì al potere) per i Cristiani dichiarare palesemente la loro religione significava morire nei modi più truci.
Qual’è migliore festività poteva essere presa dai Cristiani come festa per la nascita della luce di salvezza che quella del ‘Sol invictus’ che celebrava Dionisio un bambino divino nato da una vergine celeste in maniera miracolosa?
L’assonanza con la storia della nascita di Cristo era così vicina che i cristiani perseguitati potevano celebrarla quasi a viso aperto…al posto di Dionisio vi era Gesù ed i simboli (che ritroviamo ancora oggi) erano quelli dell’eterna giovinezza di Dionisio : il mirto il lauro, l’edera…. 
Le tenebre in questo periodo fanno posto alla luce, la ‘ruota’ dell’anno comincia un nuovo giro…è un nuovo inizio.
Ed è per questo che vi invito a festeggiare.
Lasciate perdere i simboli commerciali come babbo natale, il rutilante ed inutile rito di forzati regali, le mangiate pantagrueliche e focalizzatevi sul significato del periodo : luce e inizio. 
Alzatevi presto il 25 dicembre, regalatevi un paio d’ore e andate in mezzo alla natura che sembra ferma ma che in realtà lentamente sta rinascendo, respirate, pensate a voi stessi (non agli altri…a voi stessi) e a quello che volete lasciare morire (impegni, relazioni, amici che tali non sono), a quello che vorreste rinascesse in maniera più florida e a quello che volete nascesse come avvenimento o cosa nuova.
Poi tornate in mezzo a chi ritenete importante e che è ragione di vita e dedicatevi una festa sobria e serena.
In questo periodo ricordatevi di chi, a voi caro, è passato dall’altra parte della strada.
Festeggiate anche con i vostri cari che ‘non ci sono più’ (non è vero hanno solo cambiato posto in cui esistere).
Fate un piccolo ma significativo gesto che vi donerà gioia infinita: mangiate idealmente qualcosa con loro ponendovi magari davanti ad una loro foto, ad esempio, o ancor meglio recandovi dove essi riposano.
Sono le vostre radici; dobbiamo sempre partire da chi ci ha preceduto per ricominciare.
Auguri infiniti e grazie a tutti quelli che leggono quello che scrivo…
Cercherò di esserne sempre più degno.
Non vado in vacanza e continuerò, in questi giorni, ad aggiornare il blog.
Quindi se vorrete fare un giro da queste parti, ogni tanto, troverete nuovi contenuti. 

Sempre Vostro.

Haimi Rem.

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