La reliquia della corona di spine di Notre-Dame

Ora che le fiamme sono state estinte e la valutazione dei danni è iniziata, è l’ora di occuparsi anche delle molte reliquie che erano presenti nella cattedrale ed il loro stato post-incendio.
Una delle reliquie di maggiore e notevole interesse è quello che molti ritengono essere l’effettiva corona di spine indossata da Gesù durante la crocifissione.

“Padre Fournier, cappellano dei Vigili del Fuoco di Parigi, è andato con i pompieri nella Cattedrale di Notre Dame per salvare la Corona di Spine e il Santissimo Sacramento.”

La rete televisiva cattolica della Kto in Francia ha riferito del coraggioso atto del padre cattolico Jean-Marc Fournier , cappellano dei vigili del fuoco di Parigi, che ha salvato la reliquia.
Quell’intreccio ,sorprendentemente ben conservato, di giunchi o arbusti spinosi era deposto in un reliquiario a forma di ciambella fatto di cristallo di rocca tempestato di pietre preziose ed esposto al pubblico il primo venerdì del mese e ogni venerdì durante il periodo della quaresima.
Il percorso storico che potrebbe aver preso, assumendo ai fini di questa discussione che è la vera corona, dal Golgota del 30 CE a Parigi 2019, è interessante, ma ha un numero di buchi cronologici in esso.
Ma in che modo questa reliquia è finita a Parigi nella cattedrale di Notre-Dame ?
Nessun documento fino ad oggi conosciuto (a parte i racconti degli evangelisti) menziona il destino della corona fino a circa il 530 dopo cristo dove il ‘piccolo breviario’ menziona una corona di spine conservata nella “Basilica del Monte Sion” a Gerusalemme.
La stessa destinazione è menzionata nuovamente nel manoscritto ‘L ‘itinerario di un anonimo pellegrino di Piacenza’, scritto intorno al 570, e nel racconto di pellegrinaggio di un viaggio sul Monte Sion fatto dal monaco Bernard intorno all’ 870.
Durante questo periodo di tempo, ci sono resoconti di spine staccate dalla corona e distribuite in varie teche di cui (secondo la tradizione) una consegnata al vescovo di Parigi conservata nell’bbazia di Saint-Germain ed una a Carlo Magno e conservata nell’abbazia di Saint-Corneille di Compiègne.
Il resto della corona rimase intatto fino a quando non fu trasferito da qualche parte a Bisanzio (forse Costantinopoli) intorno al 1063, subito dopo il Grande Scisma del 1054.
Sembra che sia rimasta al sicuro lì durante il periodo di decadenza dell’impero bizantino fino al 1238, quando Baldovino II, imperatore latino di Costantinopoli, lo scambiò con Luigi IX (ricorda quel nome), re di Francia, per un prestito di 13.134 pezzi d’oro.
Luigi IX costruì la ‘Sainte-Chapelle’ per la reliquia e li rimase presumibilmente fino alla Rivoluzione Francese, quando fu trasferita alla Bibliothèque Nationale (la biblioteca nazionale della Francia).
Una nota a margine interessante.
Un’altra reliquia salvata dal fuoco è la tunica di Saint Louis che è stata indossata dal re Luigi IX quando portò la corona di spine a Parigi dopo aver siglato il suo accordo con Baldovino II.
Si diceva che Luigi IX avesse indossato la tunica mentre camminava a piedi nudi dietro a chiunque stesse trasportando la reliquia fino a Parigi.
Quell’atto, più la sua devozione alla Chiesa cattolica, lo fece canonizzare a Saint Louis da papa Bonifacio VIII, rendendolo l’unico re francese ad essere dichiarato santo.
Naturalmente, niente di tutto ciò dimostra che questa corona di spine è la vera corona di spine.
Il dibattito proseguirà presumibilmente dopo che la cattedrale di Notre-Dame sarà completamente restaurata.

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