Il lamio (falsa ortica)

È una pianta erbacea annuale molto diffusa e si trova nei campi incolti, nei prati e negli orti in raggruppamenti più o meno numerosi.
Fa parte della famiglia della menta, ma manca del distinto profumo di mentolo della menta piperita o della menta verde.
È spesso (e come vedremo, a torto) considerata un’erbaccia da alcuni ma ha molte proprietà, curative e magiche che la rendono estremamente utile.
Questa infatti si moltiplica con estrema facilità, andando a coprire anche spazi notevoli.
È una delle piante che fiorisce ancor prima dello scoccare dell’equinozio e i suoi fiori ci accompagnano per tutta la primavera.
Nativa dell’Europa e dell’Asia, si è diffusa facilmente anche in Nord America. In Italia si trova soprattutto nelle zone settentrionali, fino ai 1500 mt sul livello del mare.
Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, a cui appartengono anche la salvia, la menta ed il rosmarino, con cui condivide diverse caratteristiche, tra cui la forma labiata dei fiori.
Quest’erba è dotata di una radice a fittone e si sviluppa in altezza grazie ad un fusto di forma quadrangolare e cavo all’interno. Questo si può utilizzare come una vera e propria cannuccia!
Solitamente il lamio non supera i 40 cm di altezza e porta numerose foglie disposte in maniera opposta tra loro, picciolate, di forma ovata e con margine dentato. Proprio da qui arriva il suo nome popolare, ovvero “falsa ortica” a causa della somiglianza nella forma delle foglie, il suo cortissimo pelame vellutato non possiede alcuna capacità urticante. Sempre per questo motivo, in inglese è chiamata ‘dead’ nettle, ovvero “ortica morta”.
Il nome scientifico deriva dal greco ”lamos” (= larga cavità) e richiama l’attenzione sulla forma del calice del fiore, mentre l’epiteto latino “purpureum” ( = dal colore purpureo) fa riferimento alle parti apicali della pianta.
L’infiorescenza si sviluppa lungo vari verticilli disposti lungo il fusto. I fiori, piccoli e di color rosa o violetto, sono a forma di labbra e, al loro interno sono ricchi di nettare mellifero, molto apprezzato da numerose specie di insetti impollinatori. I fiori si rimuovono con estrema semplicità e alla suzione se ne percepisce subito la dolcezza.
Il frutto si sviluppa all’interno del calice e si presenta diviso in quattro parti. I semi tondeggianti, neri e piccolissimi, si disperdono molto facilmente, trasportati dal vento o talvolta dagli stessi insetti che hanno contribuito all’impollinazione.
Il Lamium purpureum ha moltissime proprietà: è depurativo, tonico e astringente. Ha al suo interno delle mucillagini, tannini e sali di potassio. Grazie al suo contenuto di vitamina C possiamo considerarla una pianta antiossidante e amica della pelle.
La tradizione sostiene inoltre che si tratta di una pianta che aiuta a combattere il malumore.
Nella medicina popolare vengono usate le foglie per le loro proprietà diuretiche leggermente lassative.
E’ una pianta con spiccata azione anti-infiammatoria.
Agisce, infatti, efficacemente contro i batteri patogeni, ferma il flusso di sangue dalle ferite (azione emostatica), aiuta le mucose, aiuta a digerire dopo i pasti pesanti ed è antinfiammatorio delle vie urinarie. Aiuta a combattere la febbre e a smaltire gli acidi urici in eccesso (gotta).
Può essere usata anche per i problemi delle prime vie aeree: bronchite, catarro, naso tappato.
Per uso esterno la “Falsa Ortica”, può essere utilizzata per preparare degli impacchi in caso di: prurito della pelle, contusioni, crampi ai polpacci e vene varicose.
Si tratta di una pianta mangereccia che si può consumare per intero. Le foglie e i fiori si possono consumare in padella saltate, lesse o nelle frittate.
Trovano spazio in cucina anche come aggiunta per minestre e zuppe in quanto si sposano molto bene con le patate. Si possono fare anche ottimi risotti e infusi.
Della Lamium Album si raccolgono le foglie e le punte per fare un ottimo tè molto gustoso. Si possono usare anche fresche, da aggiungere alle insalate.
Il periodo di raccolta inizia a Febbraio, mentre in Aprile si raccolgono i fiori, anche questi ottimi freschi, in aggiunta alle insalate miste.
Le foglie si possono cuocere come gli spinaci.
Anche le radici di questa pianta sono commestibili e il sapore ricorda vagamente i funghi porcini.
Questa fantastica erba trova un posto importante anche nell’utilizzo in magia.
La sua presenza, oltre che rendere bello e colorate il nostro altare, può servirci per accompagnarci in diverse pratiche
Da un punto di vista magico, è associata alla felicità e all’allegria.
Dato che può crescere praticamente ovunque, anche quando il terreno è di scarsa qualità, le sue energie infondono fiducia e tenacia.
Posso riassumere i suoi utilizzi nell’antica arte nei punti che seguono.

  • Usate le foglie e i fiori essiccati in una miscela di incenso sfuso per sollevare il morale quando vi sentite in un periodo di crisi e di demotivazione.
  • Se avete bisogno di sentirvi più radicati in un periodo di sfide importanti utilizzate il lamio nei lavori per rappresentare la forza d’animo e la forza di volontà.
  • Nei rituali per favorire la salute rappresenta un ottimo elemento amplificatore.
  • Questa erba è robusta e resistente agli ostacoli: usatela nella magia legata alla sicurezza e alla stabilità della casa, del lavoro o delle relazioni.

“Spuntando nei primi momenti primaverili, l’ortica viola è un’erba fanciulla.
Nel folklore più antico si diceva che fosse un’erba allegra che dona gioia al cuore.
Cresce con entusiasmo dove la copertura del terreno è irregolare o dove il terreno è stato disturbato, indicando una natura tenace e la capacità di creare qualcosa di bello e utile da un ambiente arido”.

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