Come sarà il 2024?

Il 2024 è un anno bisestile e speriamo che non sia vero il noto detto ‘Anno bisesto, anno funesto’.
In più questo sarà l’anno di Plutone in Acquario: l’ultima volta fu alla fine del 700 e portò con se rivoluzioni e terrore. Del resto Nostradamus, secondo molti studiosi delle sue quartine, per questo nuovo anno non ha previsto un granché di positivo.
Sembra che l’astrologo francese abbia predetto che nel 2024 il mondo sarà testimone del caos climatico. “La terra secca diventerà sempre più secca”, predice in una quartina, “e ci saranno grandi inondazioni”.
Altrove, avverte di “una grandissima carestia causata da un’ondata pestifera”, quest’ultima frase che si riferisce potenzialmente agli tsunami che distruggono l’agricoltura e permettono alle malattie e alla fame di prendere il sopravvento. Se tali previsioni si rivelassero accurate, nel 2024 potremmo trovarci di fronte a eventi climatici ancora più distruttivi di quelli già visti.
Il 2024, sempre secondo le interpretazioni delle famose quartine, ci sarà un confronto navale attorno alla Cina.
In una delle sue quartine, infatti si legge:

“l’avversario rosso impallidirà di paura. Mettendo in terrore il grande Oceano”.

Il grande oceano qui potrebbe far pensare all’Oceano Indiano e la frase “avversario rosso” è molto probabilmente un riferimento alla Cina comunista.
La possibilità di questi avvenimenti è qualcosa che molti esperti e giornalisti geopolitici hanno iniziato a vedere nelle dinamiche di cambiamento e nell’ascesa della Cina come potenza globale.
Di recente la Cina ha messo in mostra più volte la sua forza bruta, nelle regioni attorno al Mar Cinese Meridionale e a Taiwan, attraverso le sue navi da guerra.
In una delle quartine, Nostradamus si riferisce a qualcuno che chiama il “Re delle Isole”, che ha avuto un divorzio controverso e che è “cacciato con la forza”. Inoltre, scrisse anche che questo Re sarà sostituito da “uno che non avrà il segno di un re”.
L’analista e autore, Mario Reading (inglese), curatore del libro ‘Le profezie di Nostradamus’, ha affermato che con “Re delle isole”, Nostradamus potrebbe indicare re Carlo III il quale potrebbe essere costretto ad abdicare a causa di “attacchi persistenti sia contro se stesso che contro la sua seconda moglie”.
Fra gli eventi di questo 2024 ci potrebbe essere, sempre secondo Nostradamus, un nuovo giovane Papa (almeno Bergoglio non sarà l’ultimo..).

“Con la morte del vecchissimo Pontefice. Verrà eletto un romano di buona età», scrive.

Anche se l’arrivo di un Papa più giovane e vigoroso sembra una buona cosa, Nostradamus prosegue subito dicendo che il nuovo leader “indebolirà la sua sede” e che sarà Papa per molto tempo.
Il significato esatto di “indebolire” è ovviamente aperto al dibattito. Vuol dire che l’influenza della Chiesa in qualche modo diminuirà o c’è in arrivo qualche scandalo più grande? Questo lo dirà solo il tempo.
Lasciando per un attimo le profezie vi riporto, a conclusione di questo primo articolo del 2024, uno stralcio di un articolo di Marino Niola (pubblicato in prima battuta su repubblica) che spiega molto bene perché l’anno bisestile, secondo la tradizione popolare, è considerato foriero di sfortuna.

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In questo periodo, che in fatto di guai non ci siamo fatti mancare niente fra guerre, pandemie, crisi economiche, disastri ambientali, l’idea che il 2024 abbia un giorno eccedente aggiunge un surplus di timore, gettando un’ombra supplementare sull’inverno del nostro scontento.
Questa credenza ansiogena ci fa temere che la sorte ci sorprenda con un contropiede imparabile propiziato dal mese con la stampella.
Perché proprio da questa protesi che allunga di ventiquattrore la gamba di febbraio deriva l’aura di irregolarità che rende funesto l’anno bisesto. Non a caso questa prolunga temporale è sempre stata causa di apprensione, qualche volta di superstizione.
Il grande medico Michele Savonarola, gloria quattrocentesca dell’Università di Padova e nonno di quel profeta di sventure che fu Fra’ Girolamo, sosteneva che le epidemie hanno gioco facile negli anni allungati. Come se ad uno stato di eccezione del tempo corrispondesse uno stato di eccezione dei corpi.
Ma anche la saggezza popolare non si è mai fidata di questa doppia irregolarità del calendario che aggiunge qualcosa in più ad un mese che di norma ha qualcosa in meno. Come febbraio, appunto, che sin dai tempi più antichi è sempre stato circondato da una fama piuttosto oscura. Forse perché era il momento dell’anno associato alle potenze delle tenebre, agli spiriti del male e all’irruzione dei morti fra i vivi.
A introdurlo nel calendario è Numa Pompilio, il secondo dei re di Roma, che ne fa il periodo delle februa , cioè i riti di purificazione in onore di Februus , il dio delle febbri e dei contagi. Ecco perché il secondo mese si chiamava februarius , da cui la nostra parola febbraio. E sempre in questo periodo si celebravano i feralia , le feste dei defunti, da cui deriva un termine come ferale. E ci fa capire l’atmosfera lugubre che regnava nel mese che gli antichi proverbi definivano corto e amaro.
Oltretutto, non si faceva in tempo a finire i feralia che cominciava il regifugium , il rituale che commemorava la cacciata dei re ed era all’insegna dell’anarchia, del disordine, del conflitto. La cerimonia cadeva il dies sextus , il sesto giorno prima dell’inizio di marzo. E proprio a questa data Giulio Cesare aggiunse un giorno ogni quattro anni per pareggiare i conti con il ciclo solare. Ma c’era un problema da risolvere ed era il fatto che i numeri dispari erano sgraditi alle divinità infernali.
E allora il divo Giulio invece che settimo, chiamò il giorno fatidico sesto bis, in latino bis-sextus, che è all’origine del nostro bisesto e bisestile. Una furbata vincente ma non convincente. Tant’è vero che non ha mai smesso di alimentare una legittima suspicione verso il mese che per camminare al passo con gli altri ha bisogno della stampella. Una protesi che evoca l’handicap mentre lo corregge. Ecco perché da allora queste forme di ortopedia calendariale si associano all’idea poco rassicurante di un cattivo andamento delle cose e di un’andatura zoppicante dell’anno.
Per ridare la cadenza giusta al tempo, moltissime feste di questo periodo prevedevano danze caratterizzate da passi battenti, claudicanti, cadenzati come salterelli e tarantelle, ma anche i saltellamenti su una sola gamba come quelli tipici del mondo ebraico, come se ogni tanto l’anno andasse in asincrono e fosse necessario scongiurare questa ferale aritmia con una sorta di esorcismo contro l’artrosi delle stagioni. Insomma, gli usi legati all’anno bisestile erano degli esercizi di rieducazione per eliminare i difetti posturali del calendario e per far dimenticare la cattiva fama del febbraio aumentato.

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2 pensieri riguardo “Come sarà il 2024?

  1. B ha detto:

    Sono tanto giù di morale. Sono stata presa in giro tante volte, in tanti ambiti. Mi sento un buona a nulla. Sto piangendo spesso. Non posso parlarne con nessuno. C’è qualcosa che posso fare per sentirmi meglio? Anche un piccolo rito per invertire le cose… So che dovrei riuscire solo con la volontà, ma ho bisogno di un piccolo aiuto.

    1. Haimi Rem ha detto:

      Vede, in questo caso la magia non può molto. La magia esoterica ‘vive’ principalmente di intenzioni e se lei vuole fare realmente qualcosa per uscire dal suo difficile momento, creda in Lei stessa cominciando ad amarsi e non piangendosi addosso. Raccolga le sue energie, se pur poche, e cominci ad affrontare le questioni che l’affliggono una ad una.
      Le mando un caro saluto.

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