Samhain

Samhain, (si pronuncia SOW-in, SAH-vin, o SAM-hayne) significa “Fine dell’estate”, ed indica nell’antica tradizioni rurale è il tempo del terzo e ultimo raccolto.
Per chi è legato alle tradizioni Wiccan è forse la più grande festa dell’anno.
Samhain è un momento per ricordare coloro che sono passati sulla madre terra prima di noi, celebrare la fine dell’estate e prepararsi per i mesi invernali a venire.
Il Dio Sole e la terra si addormentano, mentre le notti si allungano e inizia l’inverno.
Samhain è generalmente considerato dalle religioni neo-pagane come il capodanno.
Nelle varie tradizioni stregonesche questo grande sabbat (per chi non lo sapesse la parola sabbat, tralasciando il distorto significato negativo dato partendo dal periodo medioevale, significa festa – raduno) è chiamato anches Third Harvest, Samana, Day of the Dead, Old Hallowmas (scozzese / celtico), Vigil of Saman, Shadowfest, Samhuinn.
È conosciuto anche come All Hallow’s Eve, che si festeggia in realtà il 7 novembre, e Martinmas (che si celebra l’11 novembre).
La festa del ‘Shamain’ si celebra generalmente il 31 ottobre, ma alcune tradizioni preferiscono festeggiarlo 1° novembre.
Esso rappresenta per la tradizione Wicca una delle due “notti spirituali” di ogni anno, l’altra è Beltane.
Shamain è un intervallo magico, le leggi mondane del tempo e dello spazio sono temporaneamente sospese ed il sottile velo tra i mondi viene sollevato.
In questo momento è facile comunicare con gli antenati e i loro cari defunti, che attraversano questo mondo in viaggio verso le Terre dell’Estate (Summerlands).
il velo tra il mondo degli spiriti e il mondo fisico è il più sottile su Samhain.
Nella tradizionale religione Wiccan, la Dea sta andando nella terra dei morti, dove sarà con il Dio morente. Il Dio morente rappresenta la Terra durante la stagione autunnale, iniziando a morire in preparazione per l’inverno.
Apre la porta al mondo dei morti, motivo per cui il velo è il più sottile in questo periodo. Samhain è la terza e ultima festa del raccolto, che segna la fine della parte più leggera dell’anno.
È il momento di studiare i Misteri Oscuri e onorare la Madre e il Padre Oscuro, simboleggiati dalla Dea Rea e dal suo vecchio consorte Crono.
La tradizione insegna anche che è il momento ideale per chiedere l’aiuto di spiriti e guide provenienti dall’altro mondo (o dell’altro piano astrale se preferite) e con l’energia data dalle notti più lunghe dominati dalla luna crescente crescente di notti più lunghe si possono affinare le capacità psichiche e divinatorie, e avere uno ‘sguardo più lungo’ soprattutto per quanto riguarda l’amore e il matrimonio.
É il periodo migliore dell’anno per le opere di divinazione.
Originariamente conosciuto come la “Festa dei Morti”, questo sabbat veniva celebrato nei paesi celtici lasciando offerte di cibo su altari e soglie di porte per i “morti erranti”, tradizione che ancora oggi viene portata avanti da molti praticanti.
Singole candele venivano accese e lasciate in una finestra per guidare gli spiriti degli antenati e dei loro cari a casa.
Sedie supplementari venivano sistemate sul tavolo e intorno al focolare per l’ospite invisibile (o per gli ospiti).
Le mele venivano sepolte lungo i bordi delle strade per segnare i sentieri per gli spiriti che si erano persi o che non avevano discendenti che potessero provvedere a loro.
Le rape venivano scavate e scolpite per sembrare spiriti protettivi, perché questa era una notte considerata di magia e caos.
Gli spiriti naturali in questo periodo (chiamati ‘Wee Folk’) diventano molto attivi, facendo scherzi agli ignari esseri umani.
Uscire e spostarsi dopo il tramonto non era consigliato.
Le persone si vestivano di bianco (come fantasmi), indossavano travestimenti di paglia o si vestivano come il sesso opposto per ingannare gli spiriti della natura.
Nelle isole britanniche, i giovani si travestivano con maschere orribili e passeggiavano per il villaggio, illuminando il loro cammino con lanterne di rape scolpite.
Questo era anche il periodo in cui il bestiame e altri animali venivano macellati per essere mangiati nei mesi invernali successivi.
Tutte le colture ancora in campo a Samhain erano considerate tabù, e lasciate come offerte agli spiriti della natura.
Venivano accesi dei falò e dopo il banchetto della festa le ossa della carne avanzate venivano gettate nel fuoco come offerta propiziatoria affinché il bestiame nel nuovo anno possa essere sano e abbondante inoltre come rituale venivano contrassegnate delle pietre incidendo il proprio nome le quali venivano poi gettate nel fuoco per essere recuperate la mattina.
Lo stato della pietra recuperata preannunciava la fortuna di quella persona nell’anno successivo.
I focolari delle case dei villaggi venivano accesi dal fuoco dal falò del villaggio per assicurare l’unità, e le ceneri venivano sparse sui campi raccolti per proteggere e benedire la terra.

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