Richiesta d’aiuto all’Arcangelo Uriel.

Il nome Uriel significa “Luce di Dio” o “Fuoco di Dio”.
È uno degli arcangeli più potenti e, nella tradizione aiuta a risolvere i conflitti familiari e sociali, rafforza la fede e la perseveranza spirituale.
Tuttavia, non è solo per questioni spirituali che i credenti pregano Uriel. Molti, che hanno fede, si rivolgono a lui nei momenti di bisogno materiale.
Uriel è un arcangelo di massima saggezza che ha donato agli uomini la conoscenza alchemica.
Nei libri giudaico-cristiani è definito come Arcangelo della Salvezza.
Rivolgendosi a lui si possono ottenere intuizioni intellettuali, soluzioni pratiche e capacità creative. La risposta arriverà sotto forma di un’intuizione che stimolerà una nuova idea. Come angelo di luce, illumina le menti degli uomini con il bagliore di Dio, la verità.
Come angelo di fuoco, accende nel cuore degli uomini una fede sincera e fervente e scaccia tutti i pensieri negativi.
Quello che vi descrivo ora è un piccolo rituale piuttosto famoso, che vi permetterà di ‘contattare’ il potente Arcangelo Uriel per richiederne l’aiuto nel risolvere qualche problema che ci tormenta e del quale non riusciamo a trovare una soluzione.
Recuperatevi il seguente materiale

  • Una candela arancione
  • Una candela dorata
  • L’immagine (o il sigillo) dell’Arcangelo Uriel
  • Incenso a base di ‘palo santo’ per creare un ambiente di pace e armonia. Potete anche utilizzare (come da tradizione popolare delle bucce d’arancia o di mandarino da far ‘fumare’ su dei carboncini posti in un incensiere.
  • Fiori freschi
  • Un accendino
  • Un ripiano che possa farvi da supporto / altare (basta un semplice tavolino o uno sgabello).

Permettetemi di fare una piccola precisazione; in alcune versioni di questo rituale si trova descritto il gesto di porre due ampolle d’acqua (una per ogni lato) sull’altare; nell’intenzione degli autori questo dovrebbe richiamarne l’elemento partendo dalla credenza che vede Uriel immergere la sua ala nel sangue e nell’acqua che scorrevano dal fianco di Cristo riempiendone una coppa.
In realtà nella Qabalah ermetica, Uriel (Auriel) è considerato l’arcangelo del Nord e dell’elemento Terra. Questo concetto è riportato anche nell’insegnamento del moderno Ordine Ermetico della Golden Dawn, che associa questo arcangelo alla vegetazione e alla stessa terra. Nell’iconografia è raffigurato con in mano steli di grano maturo e con indosso abiti citrino , ruggine , oliva e nero.
Personalmente, partendo da questi concetti che ho appena espresso, in questo caso non metterei l’elemento acqua sull’altare (come sempre tutto è opinabile).

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Preparate con cura il vostro spazio di lavoro addobbando il vostro altare con elementi di colore bianco, incluso il drappo destinato alla sua copertura.
Posizionate una riproduzione di Uriel (o il sigillo) al centro dell’altare, alla sulla destra la candela dorata e sulla sinistra quella arancione (come al solito le candele bianche possono sostituire quelle colorate, se non riuscite a reperirle).
Completate il tutto con dei fiori freschi posizionati a vostro gusto. Lasciate uno spazio , sul lato destro, per posizionare l’incenso.
Non si richiedono ore, lunazioni o giorni particolari per fare questo rituale; dovete solo accertarvi di poter lasciare in essere l’altare per tre giorni.
Accendete l’incenso e le candele (è molto suggestivo, e amplifica molto sensazioni e energie positive, se l’unica fonte di luce potesse venire solo da queste) e rimanete un attimo in silenzio con voi stessi meditando a quello che volete chiedere al meraviglioso arcangelo Uriel.
Quando vi sentite pronti pronunciate queste parole o simili:

Amato Arcangelo Uriel ti invoco nel nome del Padre creatore, avvolgimi nella fiamma oro_ rubino, riempi il mio essere di pace, grazia e provvidenza.
Aiutami a trovare una soluzione….(dite qual è il problema che vi tormenta cuore e anima).
Dammi la saggezza per capire perché accadono le cose e la visione per risolvere e vedere la soluzione al mio problema.
Riempi il mio mondo della tua infinita pace, prosperità e abbondanza divina.
Grazie Uriel per avermi ascoltato e per l’aiuto che vorrai darmi.
Così desidero, Così sia.

Ripetete questo rito per tre volte di fila. I tre giorni devono, secondo la tradizione, essere consecutivi altrimenti bisogna ricominciare tutto da capo.
I resti delle candele, finiti i tre giorni, potete riciclarli (per farci altre candele, ad esempio) o gettarli nel secco residuo.
I fiori possono abbellire i vostri luoghi di abitazione / lavoro fino a quando la natura vorrà.

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